È finalmente arrivato il momento di cambiare portatile. Saresti tentato dall’abbandonare Windows per approdare fra le braccia di Apple, però non sai ancora quale MacBook scegliere.

In effetti i modelli di MacBook in commercio sono tanti e scegliere fra MacBook Pro e MacBook Air non è facile come sembra. Senza contare che ognuno di questi modelli è disponibile in varie configurazioni hardware e si può personalizzare ulteriormente in fase di ordine… insomma, bisogna “studiare” un po’ prima di effettuare una spesa così importante e portarsi a casa un portatile con la “mela” stampata sul retro.

Che ne dici se proviamo a chiarirci le idee insieme? Coraggio, prenditi cinque minuti di tempo libero e ascolta i miei consigli. Analizzeremo in dettaglio le caratteristiche, le potenzialità, i pro e i contro di ciascun MacBook e proveremo a scoprire qual è quello che fa maggiormente al caso tuo. Sono convinto che ci metterai pochissimo a capire qual è il portatile Apple più adatto alle tue esigenze… e a comprarlo, d’altronde basta un clic! Buona lettura e buon divertimento: stai per diventare un Mac user anche tu.

Come scegliere un MacBook

Se vuoi scoprire qual è il MacBook più adatto a te, prenditi qualche minuto di tempo libero e leggi le indicazioni che sto per darti. Ti illustrerò tutti i modelli di portatili Apple attualmente in commercio, ti indicherò i loro principali pregi e difetti e ti spiegherò come valutare correttamente le loro caratteristiche tecniche.

Modelli di MacBook disponibili

La line-up dei computer Apple è abbastanza confusa e il comparto dei portatili ha contribuito non poco alla generazione di questa confusione. Anzi, diciamo pure che l’ha generata! Per capire meglio quello a cui mi riferisco, prova a dare un’occhiata alla lista di MacBook disponibili attualmente in commercio.

MacBook Air

Annunciati nel 2008 da Steve Jobs in persona, i MacBook Air sono i computer ultra-sottili che hanno “sdoganato” il concetto di ultrabook presso il grande pubblico. All’epoca erano fra i portatili più innovativi del mondo, oggi rappresentano la linea più economica dei portatili Apple. Nonostante ciò si tratta di computer con caratteristiche di fascia alta, e infatti il prezzo non è per tutti. Sono molto sottili, offrono ottime prestazioni, una lunga autonomia e un’ottima dotazione di porte.

Grazie all’aggiornamento di fine ottobre 2018, hanno anche un display di buona qualità con tecnologia IPS (con supporto alla tecnologia True Tone, dopo l’ulteriore aggiornamento di luglio 2019), mentre in passato erano venduti solo con Tn di qualità discreta. Originariamente erano disponibili nelle varianti da 11″ e 13.3″. Oggi invece si trovano in commercio solo i modelli da 13.3″. A inizio 2020 è stato aggiornato con hardware più potente e una tastiera rinnovata e più affidabile rispetto al passato.

MacBook Pro

MacBook Pro sono i portatili più importanti di casa Apple. Dopo il chiacchieratissimo refresh del 2016 che ha visto l’introduzione della Touch Bar, un touch-screen orizzontale basato su tecnologia OLED che ha preso il posto dei tasti funzione e include anche il sensore d’impronte Touch ID, e la rimozione di tutte le porte in favore di due o quattro porte Thunderbolt 3 in formato USB-C, la loro gamma si compone dei seguenti modelli. L’ultimo refresh corrisponde a luglio 2019.

  • MacBook Pro da 13″ con Touch Bar – il modello da 13″ del MacBook Pro di ultima generazione. Dispone di quattro porte Thunderbolt 3, Touch Bar e Touch ID. Non si possono sostituire né disco né RAM. I prezzi di listino partono da 1.549 euro.
  • MacBook Pro da 16″ – annunciato a fine 2019, è il notebook più potente di Apple, equipaggiato con processori Intel Core di fascia alta, tutti di nona generazione, e con GPU dedicate AMD Radeon Pro 5300M e 5500M. Sostituisce nella gamma i modelli da 15″, con dimensioni simili e cornici un po’ più ridotte per il display. Abbiamo quattro porte Thunderbolt 3, Touch Bar e sensore di impronta Touch ID, e parte dallo stesso prezzo dei predecessori: 2799€. RAM e unità di storage non sono sostituibili.
  • MacBook Pro da 15″ – il modello da 15″ del MacBook Pro non è più presente a catalogo, ma puoi trovarlo ancora in giro ed è un ottimo notebook. Dispone di quattro porte Thunderbolt 3, Touch Bar, Touch ID, scheda grafica dedicata (AMD Radeon Pro 555X o 560X con 4GB di memoria GDDR5, o AMD Radeon Pro Vega 16 o Vega 20 con 4GB di memoria HBM2) e processore fino a octa-core (mentre sugli altri MacBook Pro ci sono processori Dual-core e Quad-core). Non si possono sostituire né disco né RAM.
  • MacBook Pro da 13″ senza Touch Bar – era il modello più economico di MacBook Pro ma, dopo due anni di mancato aggiornamento hardware, nel 2019, Apple ha deciso di toglierli dal mercato. Non disponevano di Touch Bar e Touch ID e includevano solo due porte Thunderbolt 3. Oggi non è più possibile trovare sul mercato i MacBook Pro 13″ senza Touch Bar, e anche nei negozi esterni rispetto agli Apple Store è molto difficile riuscire ad acquistarli.
  • MacBook Pro da 13″ e 15″ di vecchia generazione – i tanti compromessi e i prezzi astronomici dei nuovi MacBook Pro hanno fatto crescere l’interesse intorno ai MacBook Pro della precedente generazione, i quali, pur essendo anch’essi abbastanza costosi, presentano un rapporto qualità-prezzo che secondo molti è più convincente rispetto a quello dei nuovi MacBook Pro. A cosa si rinuncia acquistando un MacBook Pro del 2017, ad esempio? In realtà a poco, solo un po’ di prestazioni ottenendo un’efficienza inferiore in termini di consumi energetici. Se si acquistano modelli più vecchi del 2016, invece (a patto di trovarli), si rinuncia a un po’ di portabilità, alla Touch Bar, al Touch ID, alle porte in formato Type-C che fra qualche anno dovrebbero essere lo standard più diffuso, a un pizzico di luminosità e definizione nella riproduzione dei colori sul display (nei modelli 2016 è stato introdotto il supporto alla gamma cromatica P3) e alla tastiera con meccanismo a farfalla. In compenso si guadagna una dotazione di porte più completa (compreso il tanto rimpianto slot per le microSD) e la possibilità di usare il connettore magnetico per la ricarica MagSafe che è stato rimosso dai nuovi MacBook in favore della ricarica USB-C (che però si può effettuare tramite qualsiasi porta del notebook e quindi risulta molto comoda). Ah, poi nei modelli più vecchi la mela sulla scocca del computer si accende! Nonostante questi vantaggi, comunque, non ti consiglio di investire oggi su un modello precedente alla generazione del 2016.

MacBook

MacBook da 12″ avevano raccolto l’eredità dei MacBook Air in termini di portabilità, portandola all’estremo. Nella seconda metà del 2019, però, a soli tre anni dal lancio, Apple ha deciso di accantonarli, proprio a favore dei nuovi modelli di Air (e degli iPad Pro, che il colosso di Cupertino tenta di proporre sempre di più come sostituti dei notebook). Attualmente, i MacBook 12″ si trovano ancora in vendita sugli store di terze parti ma, vista la poca convenienza e la minore potenza rispetto ai nuovi Air, il mio consiglio è di prenderli in considerazione solo se trovati in forte sconto.

Ciò detto, veniamo alle caratteristiche tecniche: i MacBook 12″ sono fanless, quindi senza ventole, e sono equipaggiati con i processori Intel della famiglia Core m, quelli a basso consumo destinati prevalentemente ai tablet e ai 2-in-1, e nelle varianti più alte in gamma con processori Intel Core m5 e m7 rinominati da Apple in Core i5 e Core i7. Come già detto, sono  meno potenti dei MacBook Air e decisamente meno potenti rispetto ai MacBook Pro.

Sono destinati perlopiù alle attività di tutti i giorni, quindi navigazione online, lavoro da ufficio ecc. ma sono in grado di affrontare anche sessioni “leggere” di editing fotografico e di editing a 1080p o addirittura 4K (per progetti “leggeri” e solo in iMovie o altri software Apple). Hanno una sola porta di tipo USB-C 3.1 Gen 1 e una webcam a bassa risoluzione (480p) che sembra davvero anacronistica al giorno d’oggi. Tra le loro criticità c’era anche la tastiera con meccanismo “a farfalla”, che nei primi modelli aveva una corsa davvero troppo breve, ma nei modelli usciti dopo il refresh dell’estate 2017 il problema è stato risolto grazie a una tastiera di nuova generazione che garantisce lo stesso livello di comfort delle tastiere degli ultimi MacBook Pro (e anche gli stessi problemi di durabilità e affidabilità, ma questo è un altro discorso!).

Caratteristiche tecniche

I portatili di casa Apple non offrono un grande ventaglio di scelte in termini di componentistica, almeno se confrontati con i notebook di altre case produttrici. In ogni caso, prima di procedere all’acquisto, è bene informarsi sui componenti che si possono trovare all’interno dei MacBook e il loro funzionamento.

Display

I portatili di Apple sono equipaggiati con display aventi delle diagonali da 12 a 15 pollici. Come facilmente intuibile, uno schermo più ampio rende il lavoro più comodo e piacevole. Lo stesso discorso vale anche per fruizione di contenuti multimediali, ma all’aumentare della diagonale del display diminuisce anche la portabilità del computer. Ciò detto, i MacBook di Apple sono noti per essere tutti estremamente sottili e leggeri, quindi anche acquistandone uno con uno schermo bello ampio non dovrai rinunciare completamente alla portabilità.

Per quanto riguarda la qualità di ciò che si vede sul display del computer, bisogna prendere in considerazione la risoluzione di quest’ultimo. La risoluzione del display si misura in pixel e indica il numero di “punti” che vengono visualizzati sullo schermo: più è alto questo valore e più risultano nitidi i contenuti guardati sul display. Gli schermi migliori sono quelli che Apple definisce Retina, i quali hanno risoluzioni molto alte (fino a 2880 x 1800 pixel) e un’alta densità di pixel. La densità di pixel è un altro valore che influisce sulla “nitidezza” dei contenuti visualizzati sullo schermo e si misura in ppi (pixels per inch), quindi indica il numero di pixel che vengono riprodotti in ogni pollice di schermo.

Altri valori ai quali dovresti prestare attenzione sono quelli relativi alla luminosità del display, che si misura in nit, e alla gamma di colori supportata da quest’ultimo. I MacBook più avanzati sono quelli che supportano la gamma cromatica P3, che permette di riprodurre un maggior numero di colori sullo schermo e quindi avere colori più fedeli alla realtà.

Processore

Il processore (detto anche CPU) è il “cervello” del computer, quello che esegue tutti i calcoli necessari a portare a termine le varie operazioni. La sua potenza – per semplificare al massimo il concetti – è data dal numero di core da cui è composto (cioè dal numero di unità di calcolo che si possono suddividere il lavoro) e dalla frequenza operativa di questi ultimi, che si misura in GHz.

Nei MacBook è possibile trovare varie tipologie di processori, tutti targati Intel. Nei MacBook Pro e nei MacBook Air ci sono i processori della famiglia Intel Core, e più precisamente i processori Core i5Core i7 e Core i9 che sono destinati, rispettivamente, ai computer di fascia media, di fascia alta e di fascia altissima per esigenze professionali e attività che vengono agevolate da una forte potenza di calcolo in parallelo.

Nel MacBook da 12″ entry-level, invece, ci sono i processori Intel core m che sono meno potenti di quelli Intel Core ma assicurano minori consumi energetici (in quanto sono pensati per dispositivi estremamente portatili e senza ventole come i MacBook da 12″). I processori Intel Core presenti sui MacBook Air e MacBook Pro di ultima generazione sono disponibili nelle varianti di ottava generazione (Coffy Lake).

A partire dal 2020 i MacBook possono adottare anche processori con architettura ARM, derivati direttamente dal mondo mobile. Non ti fare ingannare, però, da questa caratteristica perché i processori Apple per sistemi desktop/notebook sono molto potenti, consumando molto meno rispetto alle controparti di Intel con architettura x86. Apple M1, il primo processore Apple proprietario per MacBook, garantisce un enorme risparmio in termini di consumi energetici, senza compromettere le prestazioni che, anzi, risultano superiori a quelli dei processori più avanzati Intel.

Il tutto a patto che le applicazioni utilizzate siano sviluppate per la nuova architettura, altrimenti dovrà ripiegare sull’emulazione e sacrificare sensibilmente le prestazioni. A tal proposito, va detto che per questioni di architettura non è possibile installare la classica versione di Windows né con Boot Camp né tramite software di virtualizzazione. Si sta lavorando sul fronte dell’emulazione e per portare la virtualizzazione di una versione ARM di Windows capace di emulare a sua volta le applicazioni Windows per classici processori Intel/AMD. Tutti i MacBook con architettura Apple Silicon utilizzano macOS Big Sur o successivi, sono compatibili con le app per iOS e iPadOS e integrano nello stesso SoC (System-on-Chip) anche la GPU, la RAM e una unità per i calcoli di intelligenza artificiale.

Scheda grafica

La scheda grafica (detta anche GPU o processore grafico) si occupa dei calcoli grafici. Può essere integrata o dedicata, a seconda se è inclusa nello stesso package del processore e utilizza la RAM del computer o se è esterna e ha una RAM propria. Come facilmente intuibile, i computer con scheda dedicata sono quelli che assicurano le prestazioni migliori con i contenuti grafici, quindi con i videogame, i software di video editing e altre applicazioni multimediali.

Gli unici MacBook che dispongono di scheda grafica dedicata sono i MacBook Pro 15″ e i MacBook Pro 16″, che montano delle schede AMD Radeon abbinate a delle schede Intel integrate. La gestione delle due schede avviene in maniera intelligente, in quanto il MacBook effettua uno switch automatico dalla scheda integrata a quella dedicata quando ci sono da compiere operazioni avanzate che riguardano la grafica (videogame, editing video e così via). I modelli di MacBook che hanno solo schede grafiche integrate, usano schede video Intel HD o Iris.

RAM e storage

Ormai tutti i modelli di MacBook vengono forniti con almeno 8GB di RAM, che ormai rappresentano il minimo sindacale per usare il computer senza problemi e fastidiosi rallentamenti. Ciò detto, è bene sapere che praticamente nessun MacBook permette di espandere la RAM e quindi è saggio acquistare un modello a prova di futuro con un quantitativo di RAM adeguato a quello che potrebbero essere le proprie esigenze di qui a qualche anno. In poche parole: meglio spendere qualche centinaio di euro in più e acquistare un Mac con un buon quantitativo di RAM che ritrovarsi con un computer lento o comunque non adeguato alle proprie necessità per i prossimi anni.

Per lo storage, cioè la memoria interna del computer (quella in cui vengono salvati dati e programmi), vale più o meno lo stesso discorso della RAM. Escludendo il MacBook Pro 13″ senza Touch Bar, tutti i modelli nuovi di MacBook non consentono di cambiare il disco, quindi meglio “abbondare” che poi ritrovarsi a lottare per anni con errori relativi allo spazio insufficiente. Il minimo sindacale sono 256GB di storage (ti consiglio caldamente di evitare i modelli da 128GB). Se però puoi optare per dischi da 512GB o 1TB meglio ancora.

Quanto alla velocità dei dischi, ormai tutti i MacBook sono equipaggiati con unità a stato solido (SSD) che garantiscono velocità elevatissime nel trasferimento dei dati rispetto ai classici hard disk meccanici, ma sui modelli più recenti di MacBook e MacBook Pro sono presenti SSD più rapidi rispetto a quelli presenti sui MacBook delle precedenti generazioni. Per conoscere la reale differenza di velocità nel trasferimento dei dati tra un SSD e l’altro, leggi le recensioni online e consulta i confronti tra MacBook di varie generazioni che puoi trovare facilmente su Internet.

Porte e connessioni

Quando acquisti un MacBook, devi stare molto attento alla dotazione di porte di quest’ultimo. I MacBook Pro di ultima generazione sono stati molto criticati perché offrono un solo tipo di porta: quello Thunderbolt 3 in formato USB-C che permette di ricaricare il computer, collegare hard disk, chiavette e altre periferiche e trasmettere segnale video. Acquistando un MacBook Pro prodotto dal 2016 in poi avrai sì delle porte estremamente flessibili in grado di garantire velocità di trasferimento fino a 40 Gbps con dispositivi Thunderbolt 3, 20 Gbps con dispositivi Thunderbolt 2 e 10 Gbps con dispositivi USB 3.1 di seconda generazione, ma dovrai anche convivere con adattatori per collegare dispositivi USB in formato standard (USB-A), monitor esterni HDMI o VGA, schede SD e dispositivi Lightning (iPhone e iPad). Per i MacBook 12″ vale lo stesso discorso fatto per i MacBook Pro, ma in quel caso la porta è solo USB 3.1 e non Thunderbolt.

I modelli più vecchi di MacBook Pro e i MacBook Air hanno una dotazione di porte decisamente più vasta e variegata che comprende: porte Thunderbolt 2, porte USB 3, slot per le SD e connettore magnetico MagSafe per la ricarica del computer. Il jack per le cuffie fortunatamente è presente su tutti i modelli di portatili Apple, compresi quelli più recenti.

Per quanto riguarda la connettività wireless, ormai tutti i modelli di MacBook dispongono del supporto alla tecnologia Bluetooth 4.2 (eccetto l’Air che supporta solo il Bluetooth 4.0) e alle reti wireless AC. Per usufruire di funzioni come Handoff e Continuity che permettono di passare il lavoro da macOS a iOS e viceversa in modalità wireless, occorre utilizzare un computer dotato di Bluetooth 4.0 Low Energy (tecnologia suppurata da tutti i Mac prodotti dopo il 2012).

Sistema operativo

Tutti i Mac vengono forniti con la versione più recente di macOS, il sistema operativo di casa Apple, che garantisce ottime prestazioni anche su hardware di modesto livello, non ha grossi problemi di virus o di incompatibilità con i driver e offre una dotazione di applicazioni davvero molto ricca. Purtroppo, però, è carente nell’ambito del gaming e non dispone di alcuni software professionali di nicchia, ma a ciò si può rimediare facilmente installando Windows in dual-boot grazie alla funzione Boot Camp offerta dalla stessa Apple. Se vuoi saperne di più, ti invito a leggere il mio tutorial su come installare Windows su Mac.

Altre caratteristiche

Altre caratteristiche che devi prendere in considerazione prima di acquistare un MacBook sono le dimensioni e il peso del computer e la comodità dei metodi di input. A cosa mi riferisco? Semplicemente alla tastiera, al trackpad e alla Touch Bar, che come già detto in precedenza è presente solo sui nuovi MacBook Pro e sostituisce i tasti funzione del portatile con una striscia OLED touch tramite la quale si possono richiamare varie funzioni. La Touch Bar è personalizzabile e si adatta alle applicazioni in uso, nel senso che per ogni applicazione in uso presenta tasti e comandi differenti, ma al momento non sembra aver preso piede come Apple si sarebbe aspettata: si può vivere tranquillamente anche senza!

Per quanto riguarda tastiera e trackpad, non c’è molto da dire: ormai tutti i nuovi MacBook vengono venduti con la tastiera con meccanismo “a farfalla” di 3ª generazione che ha una corsa molto breve, resiste ai piccoli granelli di sporco che possono insinuarsi fra tasto e parte meccanica grazie a una membrana in gomma, e al contempo risulta comoda e restituisce un buon feedback sotto le dita senza produrre troppo rumore. Da evitare, invece, la tastiera “a farfalla” di prima generazione presente nei vecchi MacBook da 12″ che ha una corsa davvero troppo limitata e non restituisce un feedback abbastanza soddisfacente. Con i MacBook Pro con Touch Pad del 2019, sia in versione da 13″ che da 15″, è stata introdotta la tastiera con meccanismo a farfalla di 4ª generazione, che è del tutto identica nella meccanica rispetto alla precedente versione ad eccezione dei materiali. I nuovi materiali scelti da Apple dovrebbero essere infatti superiori sia in termini di resistenza allo sporco, sia in termini di durata. La tastiera è stata ulteriormente perfezionata nei modelli di MacBook rilasciati nel 2019, i quali dovrebbero garantire una maggiore durabilità dei tasti.

La tastiera “classica” presente sui MacBook Air e sui MacBook Pro prodotti fino al 2015 non ha bisogno di presentazioni: è comodissima, poco rumorosa e a quanto pare anche più durevole di quelle nuove.

Sul trackpad le differenze da fare riguardano tipologia e dimensioni: sui nuovi MacBook Pro, in special modo su quello da 15″, ci sono trackpad enormi che sono sì comodi da utilizzare ma possono portare facilmente a clic involontari che sono basati sulla tecnologia Force Touch. Questo significa che non hanno tasti fisici al loro interno ma un “motorino” che simula ottimamente il clic fisico. Da sottolineare anche la capacità dei nuovi trackpad di riconoscere il grado di pressione esercitato dall’utente (es. si può fare clic profondo su una parola per conoscerne la definizione o su un file per visualizzarne l’anteprima) e la loro comodità derivata dal fatto che si possono “cliccare” in qualsiasi punto. I trackpad con Force Touch sono presenti anche sui MacBook 12″ e sui modelli di MacBook Pro meno recenti, dove però hanno dimensioni standard e non sono “giganti” come sui nuovi MacBook Pro.

Quando comprare un MacBook?

Nell’acquisto di un computer Apple è importante calcolare bene anche la tempistica. Purtroppo, se non ci si informa bene, si rischia di comprare un computer che sta per essere sostituito con un modello più recente pagandolo a prezzo pieno. Per evitare di incorrere in una situazione tanto spiacevole, prima di acquistare un Mac consulta la Buyer’s Guide di MacRumors: si tratta di una pagina in cui ci sono elencati tutti i modelli di Mac attualmente in commercio e, accanto a ognuno di essi, c’è scritto se vale la pena comprarli (BuyNeutral) o se conviene aspettare perché sono molto vecchi e probabilmente verranno aggiornati a breve (Don’t buy).

Per aiutarti nella scelta, verifica la data dell’ultimo aggiornamento hardware subìto dal Mac che vorresti comprare (Days since last release), cioè i giorni passati dall’ultima volta che il computer è stato sostituito con un modello più recente, e il lasso di tempo in cui mediamente il computer viene aggiornato con un nuovo modello (Average).

Migliori MacBook

Come hai avuto modo di vedere, i modelli di MacBook in commercio sono davvero tanti e quello che si adatta meglio alle tue esigenze devi sceglierlo tu. Si ritorna sempre al discorso dei compromessi: il MacBook che fa al caso tuo è quello che ti offre i compromessi meno “gravi” per le tue abitudini d’uso. Ad esempio, se ti serve un computer che sia innanzitutto portatile, potresti orientarti verso i MacBook da 12″. Se vuoi un buon compromesso fra prestazioni e portabilità e non devi lavorare con grafica o video, potresti scegliere un MacBook Air che è un ottimo computer e costa relativamente poco. Se invece hai bisogno di prestazioni elevate e non hai particolari limiti di budget, puoi rivolgerti ai MacBook Pro, da 13 o 15 pollici dipende dalle tue necessità in termini di portabilità e da quello che devi fare con il computer (es. per il video editing e la grafica è consigliabile un 15″ che offre uno spazio di lavoro più ampia).

Quanto al budget da spendere, inutile girarci attorno: i Mac sono tutti costosi, quindi una volta che bisogna spendere una somma “grossa”, meglio acquistare un computer ben attrezzato in grado di affrontare bene il passare del tempo. Non vale la pena risparmiare 200 o 300 euro per poi ritrovarsi con dei rimpianti relativi allo storage o alla RAM (che, ti ricordo, su molti modelli di MacBook non si possono sostituire). Tutto chiaro? Bene, allora direi che possiamo passare al sodo e vedere quale MacBook scegliere.

MacBook Air (con Apple M1)

Il modello di MacBook Air di fine 2020 fa parte della rivoluzione ARM di Apple. Rispetto a tutti i precedenti modelli della famiglia abbandona le CPU Intel a favore di Apple M1, una soluzione proprietaria sulla carta molto più potente soprattutto se utilizzi applicazioni “universali”, cioè scritte per la nuova architettura (altrimenti viene utilizzata una tecnologia di emulazione). Apple M1 viene proposto in due versioni sul nuovo MacBook Air, di cui una più potente soprattutto sul versante grafico. Sul piano estetico il MacBook Air con Apple M1 è identico a quello con CPU Intel, con dimensioni di 30,41 x 21,24 x 1,61 cm e un peso di 1,29Kg; quello che cambia è però l’autonomia. Rispetto al predecessore abbiamo infatti la possibilità di riprodurre video su Apple TV per 18 ore (+6 ore) e navigare online via wireless per 15 ore (+4 ore). Questo modello viene venduto con 8GB di RAM e può essere configurato con un massimo di 16GB di RAM, e può usare SSD molto veloci da 256GB di spazio fino a un massimo di 2TB, a scelta dell’utente. Viene inoltre mantenuta l’ottima Magic Keyboard retroilluminata presente sulla versione precedente del MacBook Air (con 79 tasti), e ritroviamo anche il sensore Touch ID per l’accesso sicuro al sistema, una fotocamera FaceTime HD fra le cornici del display e una coppia di altoparlanti stereo. Il display è lo stesso dello scorso modello: 13″ la diagonale e 2560×1600 pixel, quindi Retina basato su tecnologia IPS di buona qualità. Due le porte USB Type-C (Thunderbolt e USB 4) presenti lungo la monoscocca in lega di metallo, mentre lato wireless abbiamo adattatori Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.1.

Il nuovo MacBook Air con Apple M1 è un computer pensato per chi ha l’esigenza di avere un sistema sempre pronto per l’uso, per un numero indeterminato di ore nell’arco di una giornata. La sua autonomia operativa è sensibilmente superiore rispetto a quella di qualsiasi MacBook con CPU Intel, soprattutto se utilizzi le applicazioni native o quelle definite universali, compatibili quindi anche con la nuova architettura ARM usata dai nuovi processori Apple. Te lo consiglio quindi se lavori spesso con il tuo computer, e se utilizzi prevalentemente applicazioni Apple o già aggiornate ai nuovi standard. In questi casi la variante di MacBook Air con processore Apple è decisamente più performante, con un’efficienza energetica nemmeno confrontabile rispetto a quella dei vecchi modelli.

MacBook Air 13″ (con CPU Intel)

Il MacBook Air annunciato a marzo 2020 si è migliorato in poche aree rispetto al modello dell’anno precedente: prima di tutto attraverso il nuovo hardware Intel Core di decima generazione. Grazie a questa caratteristica può offrire fino al 100% di prestazioni per quanto concerne la CPU, e fino all’80% di potenza aggiuntiva nei calcoli grafici. Nello specifico troviamo un Intel Core i3 dual-core sul modello base, con frequenza di 1,1GHz, e il computer può essere configurato anche con un Intel Core i7 quad-core da 1,2GHz. Come soluzione intermedia, forse la più equilibrata anche in virtù del prezzo di listino, troviamo un Intel Core i5 quad-core da 1,1GHz. Rispetto al modello del 2019 abbiamo inoltre una nuova tastiera molto più affidabile e duratura basata su switch a forbice (MacBook Air con display Retina del 2019 aveva degli switch a farfalla che hanno scatenato le critiche di molti utenti), e un minimo di 256GB di spazio di archiviazione esterno su unità PCIe (anche il modello del 2019 aveva solo unità PCIe, ma partiva da 128GB). Non cambia l’autonomia, di massimo 12 ore in uso con riproduzione di video grazie alla batteria da 49,9Whr (leggermente più piccola del modello del 2019), così come non cambia la disponibilità di porte: anche sul nuovo modello troviamo due Thunderbolt 3, il jack audio da 3.5mm, e nessuno slot di espansione via schede di memoria SD. Il portatile pesa 1.29Kg, è grande 30.4 x 21.2 x 0.4-1,6 cm e viene proposto in tre colori Grigio siderale, Argento e Oro. La scocca è curatissima nei particolari e utilizza solo alluminio riciclato.

Rispetto al modello con Apple M1 è preferibile soprattutto per le prestazioni con le applicazioni tradizionali sviluppate per le CPU Intel, tuttavia i modelli Pro sono ancora superiori a mio avviso per chiunque esegue attività che richiedono tanta potenza computazionale. Il MacBook Air 2020 si fa valere in quanto a potenza per chi ha esigenze di base o svolge lavori non troppo onerosi in termini di capacità di calcolo, come ad esempio la gestione di database di medie dimensioni, la scrittura video, o la navigazione sul Web mista alla gestione di e-mail, ed è decisamente più versatile rispetto al nuovo modello con processore Apple M1. Può essere adatto a chi intende elaborare foto o video (in quest’ultimo caso non in maniera professionale) e si rivolge a chi lavora soprattutto in mobilità e ha bisogno di portare con sé il computer per diverse ore al giorno senza disdegnare una minima dose di potenza di calcolo. In questi termini è preferibile anche al vecchio MacBook da 12″, forse più “bello”, ma meno pratico per attività professionali e non più in produzione da parte di Apple. Chi ha invece quasi esclusivamente l’esigenza di avere un computer sempre pronto, e instancabile sul fronte dell’autonomia, farebbe meglio a ripiegare sul modello con processore Apple M1.

MacBook Pro 13″ (con CPU Intel)

A circa un anno dall’ultimo refresh, Apple ha aggiornato – a maggio 2020 – il MacBook Pro 13″ implementando una tastiera più affidabile e velocizzando tutti i calcoli grafici fino all’80% rispetto alla precedente generazione. Ad oggi è la proposta “Pro” di Apple a più buon mercato, e la soluzione dal miglior rapporto qualità-prezzo per chi ha bisogno di una macchina che sia veloce, affidabile e anche relativamente compatta. Apple MacBook Pro 13″ (2020) non cambia infatti in fatto di dimensioni: il corpo è infatti da 304 x 212 x 15 mm, mentre il peso complessivo rimane di 1,37Kg come quello dei modelli sostituiti nella line-up. La novità più gradita è la presenza di una nuova tastiera, chiamata Magic Keyboard, la cui tecnologia è stata già implementata su MacBook Pro 16″, prima, e sul nuovo MacBook Air, poi. La nuova tastiera ha un nuovo meccanismo a forbice ad escursione di 1mm, utilizza tasti freccia a T capovolta più comodi da trovare, e un tasto Esc fisico. Non mancano Touch Bar e Touch ID. Rispetto alla scorsa generazione aumentano anche le capacità di archiviazione massime, che passano da 2 TB a 4 TB, mentre il modello di base dispone di 256GB di spazio di storage locale. Sul fronte delle memorie si parte al solito da 8GB, ma per la prima volta nella line-up dei MacBook Pro 13″ si può configurare anche fino a 32GB. Fra le novità dell’ultima generazione abbiamo i processori Intel Core di decima generazione che, grazie alla GPU Iris Plus integrata offre l’80% delle prestazioni grafiche rispetto alla generazione precedente (e supporta anche il Pro Display XDR con risoluzione piena di 6K). I processori con cui si può configurare MacBook Pro 13″ (2020) sono tutti quad-core, delle famiglie Intel Core i5 e i7 a partire da 1,7GHz fino ad un massimo di 2,3GHz. MacBook Pro 13″ (2020) ha al solito un telaio unibody in alluminio, nei colori grigio siderale o argento, un display Retina da 13″ a risoluzione 2560×1600 pixel con luminosità massima di 500nits e supporto alla gamma cromatica P3, e supporto alla tecnologia True Tone per la calibrazione automatica del bianco. Il notebook “Pro” di Apple entry-level dispone inoltre del chip Apple T2 per gestire la sicurezza della macchina, fornendo anche crittografia in tempo reale su tutti i dati salvati sull’unità SSD. Il sistema operativo disponibile al primo avvio è macOS Catalina, e a livello di porte di connessione abbiamo quattro USB Type-C compatibili con lo standard Thunderbolt 3 e un jack da 3.5mm. Manca purtroppo lo slot per schede di memoria SD, mentre la batteria da 58Wh consente un’autonomia di 10 ore in navigazione web e fino a 30 giorni in stand-by.

Il nuovo MacBook Pro 13″ è un’ottima macchina compatta e facilmente portatile per il professionista a cui serve una discreta riserva in fatto di prestazioni. È potente e molto versatile, e può essere utilizzata per la navigazione web, la consultazione di e-mail, la stesura di testi (anche se è sprecato per questi task), così come anche per l’elaborazione pesante di fotografie o video. Ottimo per fotografi e video-maker, anche per il display di qualità, il MacBook Pro 13″ offre anche un buon rapporto qualità-prezzo nella line-up di Apple. È possibile comunque trovare i modelli della scorsa generazione a un prezzo più abbordabile presso negozi terzi, e a volte si possono fare affari, tuttavia si perdono la potenza in più della GPU e la tastiera Magic Keyboard che è un passo in avanti deciso rispetto alle precedenti generazioni.

MacBook Pro 13″ (con Apple M1)

Apple vende il MacBook Pro 13″ anche con processore Apple M1, caratteristica che lo rende davvero insostituibile per chi necessita di una macchina potente e sempre pronta per l’uso. Questo modello di MacBook offre un’autonomia incredibilmente elevata: pari a circa 17 ore di navigazione Web via wireless e 20 ore di riproduzione di video o film in streaming. Rispetto alle versioni dello stesso notebook con CPU Intel le differenze sono davvero eclatanti: +7 ore in navigazione Web, +10 ore in riproduzione video. Per quanto riguarda il resto delle specifiche tecniche non ci sono grandi differenze, se non nel comparto connettività che qui prevede solo 2 porte USB Type-C con supporto a Thunderbolt 3 e USB 4. Abbiamo poi un connettore per le cuffie, supporto a Wi-Fi 6 e Bluetooth 5, mentre il display rimane l’ottimo 13″ del modello con CPU Intel, con risoluzione 2560×1600 pixel, gamma cromatica P3 e luminosità massima di 500 nit che ne consente l’uso anche all’aperto. Le opzioni di memoria sono abbastanza limitate soprattutto in fatto di RAM: 8GB o 16GB sono quelle disponibili su MacBook Pro 13″ con Apple M1, mentre lato storage troviamo opzioni da 256GB, 512GB, 1TB e 2TB. Dimensioni e peso sono gli stessi del modello con CPU Intel.

MacBook Pro 13″ con Apple M1 è pensato per tutti coloro che necessitano di un sistema professionale abbastanza potente, ma che soprattutto dia la certezza di resistere per un’intera giornata operativa con qualsiasi tipo di task. Come ti ho già suggerito con la variante con processore Apple di MacBook Air, verifica però che le applicazioni che utilizzi su base quotidiana siano già riscritte per la nuova architettura, altrimenti potresti sacrificare i vantaggi offerti dalla tecnologia Apple sia in termini di prestazioni sia di consumi energetici.

Apple MacBook Pro 16″ (2019)

A fine 2019 il MacBook Pro 16″ ha sostituito il modello da 15 pollici nella line-up, che non è più acquistabile. Il nuovo modello implementa, come si deduce facilmente dal nome, un display da 16″ a risoluzione 3072×1920 pixel, con una densità di 226 ppi e una luminosità massima dichiarata di 500nit. Supporta lo standard P3 e la tecnologia True Tone, che consente di calibrare i colori in base alla luce circostante. L’Apple MacBook Pro 16″ può essere configurato con processori Intel Core i7 esa-core e Intel Core i9 octa-core, tutti di nona generazione, con 16, 32 o 64GB di memoria RAM e unità SSD molto veloci da un minimo di 512GB fino a un massimo di ben 8TB per quanto riguarda lo spazio di archiviazione. Tutte le varianti utilizzano una GPU AMD Radeon Pro dedicata, a scelta fra i modelli 5300M e 5500M, abbinate a 4 o 8GB di VRAM GDDR6 dedicati. Questo computer portatile è dedicato a un pubblico professionale e può raggiungere prezzi superiori a 7.000€ per le varianti più alte in gamma. Dispone di quattro porte Thunderbolt 3 con connettore USB Type-C per trasferumenti da massimo 40Gbps, un jack da 3.5mm e la tastiera utilizza una nuova tecnologia a forbice che sostituisce quella a farfalla dei modelli precedenti e garantisce una maggiore affidabilità. Il nuovo MacBook Pro 16″ dispone di una Touch Bar OLED, del sensore Touch ID per lo sblocco in sicurezza e rapidità e ha un trackpad di ampie dimensioni capace di rilevare la pressione applicata. Non c’è il supporto al Wi-Fi 6 (si ferma al 5, noto anche come Wi-Fi 802.11ac) e la webcam presente nell’esile cornice del display supporta solo la risoluzione 720p. Abbiamo, invece, il supporto al Bluetooth 5.0. Il display più ampio viene implementato all’interno di una scocca di dimensioni simili rispetto a quella del predecessore, pari a 35,79 x 24,59 x 1,62 cm con un peso di 2Kg. Su questo MacBook la batteria è da 100Whr, viene abbinata a un alimentatore USB Type-C da 96W, e garantisce fino a 11 ore di autonomia con un uso standard. Puoi trovare maggiori informazioni sul sito ufficiale Apple

Altri Mac da prendere in considerazione

Se dopo aver acquistato il tuo nuovo MacBook vuoi completare l’opera comprando un Mac anche per la tua casa (o il tuo ufficio), dai un’occhiata al mio post su quale Mac comprare in cui ti ho segnalato tutti i migliori modelli di Mac per l’ambiente desktop e mobile.

Se invece vuoi maggiori informazioni sui MacBook, ti rimando al sito Internet di Apple, sul quale puoi trovare tutti i dettagli di cui hai bisogno. Ecco le pagine dedicate ai vari modelli di MacBook: MacBook ProMacBook e MacBook Air.


  1. Le porte Thunderbolt 3 degli ultimi MacBook Pro non vanno confuse con le comuni porte USB Type-C basate sulla tecnologia USB 3.1, le quali assicurano una velocità di trasferimento dati fino a 10Gps contro i 40Gbps delle porte Thunderbolt 3. ↩︎
  2. Le porte Thunderbolt 3 sul MacBook Pro da 13″ non operano tutte al pieno delle loro potenzialità: due vanno alla massima velocità e due no. Sul MacBook Pro da 15″ tutte le porte Thunderbolt vanno alla massima velocità. Maggiori info qui↩︎